di Marta Matteini

La primavera è un trionfo di colori e profumi ovunque, ma in Inghilterra sembra esserlo in maniera più intensa perché tanto attesa e, forse, anche per un fattore culturale. Non che ad altre latitudini la stagione sia meno generosa: la differenza sta nello sguardo. Non a caso nel Regno Unito si parla di "spring gardens" come se si trattasse di una categoria a parte, quasi una categoria dello spirito. Sul sito del National Trust esiste una sezione dedicata proprio ad essi in cui si invita il visitatore a "scuotersi di dosso le cupezze dell'inverno e a risollevarsi l'animo in un giardino primaverile" per assaporare "a taste of spring".
Il riferimento al mondo britannico non è casuale perché in questo numero viene citata più volte Vita Sackville-West, non solo in quanto membro del cenacolo di Bloomsbury e celebre amante di Virginia Woolf, ma anche perché scrittrice e raffinata gardener. Sackville-West tenne per anni una rubrica di giardinaggio sul Observer in cui raccontava le tante metamorfosi del suo adorato Sissinghurst Castle Garden nel Kent, dove curava personalmente con la massima dedizione ogni cespuglio, ogni petalo, ogni gambo. Acquistata da lei e dal marito, lo scrittore e diplomatico Harold Nicolson nel 1930, questa immensa proprietà era stata per oltre un secolo una florida azienda agricola, nel maniero avevano vissuto i contadini che lavoravano negli orti e nei campi di cereali della tenuta. Furono Vita e il consorte a creare il celebre giardino suddiviso in più"stanze" cintate da siepi, ciascuna con fiori di uno stesso colore in diverse gradazioni. Guido Giubbini nell'articolo "Il giardino delle foglie" fa riferimento al Giardino bianco di Sissinghurst come esempio perfetto di "non colore", owero di un cromatismo in tonalità (gladioli, iris, dalie e anemoni), ricco di sfumature e trasparenze ma privo di forti contrasti come sono i cespugli e le fronde senza fioriture. In altre "stanze" di Sissinghurst spiccano i gialli dei narcisi e dei crocus che tappezzano il frutteto, mentre lungo la "lime walk" (il percorso sotto i tigli, lime trees) si accendono le diverse gradazioni di viola e malva delle campanule, dei giacinti e dei tulipani. Vita Sackville-West riappare nell'articolo su Ippolito Pizzetti che, con le sue pubblicazioni e la sua rubrica su l'Espresso nata a metà degli anni Settanta, suscitò grande interesse nel pubblico medio, fino ad allora digiuno della cultura del giardino e solo avvezzo al giardinaggio. Fondendo storia e attualità, Pizzetti ha saputo creare un clima culturale nuovo e una nuova sensibilità verso il paesaggio e il verde urbano. Raffinato intellettuale, capace di critiche sferzanti, era un lettore forte anche di testi anglosassoni, tanto che ne tradusse diversi tra cui Il giardino alla Sackville-West. Si piccava, tra l'altro, di essere approdato al giardino assolutamente per caso, proprio come Vita e, come lei, ha contribuito a formare intere generazioni di appassionati.










Il Lime Walk di Sissinghurst, creato da Harold Nicoloson nel 1932-36 come giardino primaverile. Il sentiero è fiancheggiato da due file di tigli potati alla francese (da Internet).